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Le parole

che non vi ho detto

Idee, vicissitudini, considerazioni, opinioni non richieste: un piccolo diario condiviso, per parole e pensieri in libertà.

Le scenografie del tour di Daniele Silvestri Teatri/22

Adoro il teatro, per averci lavorato da ragazza sul palco e dietro le quinte. Lo amo perché, sempre, il palcoscenico di un teatro è fatto a prima vista di assi di legno e tende di velluto ma poi in realtà è uno spazio pronto a diventare qualsiasi cosa, è un foglio bianco su cui scrivere storie sempre diverse ed emozionanti, una potenzialità che si accende e diventa magia. Anche questa volta siamo partite dalle assi di un teatro vuoto…

Parole troppo tristi

Cominciare è sempre la parola più complicata, il pensiero più intrigante e complicato, la metafora più usata, il sogno dei dispersi, il sonno dei mediocri. Sognare senza un inizio sembra non essere sognare, e il batticuore del rumore di tasti schiacciati, la paura della non ispirazione, la ricerca di un mio sorriso finalmente. E sono, urlo, mi agito per la gloria delle pantofole usate, per l’abitudine dei pregiudizi altrui. Se potessi ricominciare davvero, scegliere, lo farei da tanto tempo…